ottobre 16, 2018
La filettatura e la vite trapezoidaleLa filettatura trapezoidale si caratterizza per il profilo: un trapezio isoscele simmetrico.
Essa è in grado di trasmettere un movimento e di sopportare un coefficiente d’attrito elevato.
Ciò solitamente significa che la parte filettata della vite è autobloccante e, pertanto, ha il vantaggio di non dover essere fissata separatamente in una posizione di partenza.
Le viti a filettatura trapezoidale trasformano i movimenti circolari in movimenti lineari.
Una sezione di questo tipo di filettatura corrisponde ad un trapezio isoscele con un angolo di 15°. Ciò determina un angolo di profilo di 30°.
Tra gli altri tipi di filettatura rientra quella:
· Triangolare.
I sistemi più utilizzati sono quello inglese, americano e metrico o internazionale.
· Metrica ISO.
È la classica vite identificata da una M a passo nominale o fine, il cui profilo ideale è un triangolo equilatero.
· Whitworth (W).
Ha un profilo a triangolo isoscele con angolo al vertice di 55° e con, a parità di diametro, un passo maggiore del passo grosso ISO.
· Gas (G).
Simile alla precedente ma con passo fine.
· Autofilettante.
Nella parte iniziale, il corpo delle viti autofilettanti presenta un profilo più o meno conico ed una filettatura elevata ed affilata.
· Tonda.
· A dente di sega.
Le viti trapezoidali conoscono svariate applicazioni.
Tra di esse:
· Movimenti di avanzamento in macchine utensili.
Ad esempio: viti di regolazione, viti di traslazione e viti di traslazione.
· Regolazione movimenti nei dispositivi di sollevamento.
· Regolazione movimento dei dispositivi di movimentazione.
· Movimento di chiusura nei dispositivi di pressofusione.
· Movimento di trasporto nelle linee di assemblaggio.
Nel video è possibile visionare una lavorazione di Officine Meccaniche Marcucci: si tratta di una vite trapezoidale 35x1.5 costruita a disegno.